Negli altri campi le pannocchie erano intatte.
Le piante ne erano piene e sembravano non aspettare altro che essere falciate. Era ormai tardo pomeriggio ma era già quasi buio: si preannunciava un altro temporale, la spessa coltre di nuvoloni aveva divorato la già fioca luce del tramonto.
Nicolas sembrò finalmente tirare un sospiro di sollievo. Era chiaro che i semi non erano OGM.
Alain invece no, continuava ad essere pensieroso. Restava senza risposta la loro domanda iniziale: come diavolo era potuto accadere che un intero campo, e solo quel campo, fosse stato sistematicamente privato di ogni singola pannocchia?
«Che facciamo? Avvisiamo la gendarmeria?» chiese infine Nicolas. Non sapeva più cosa dire.
Per tutta risposta Alain si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e strinse le spalle. Non sembrava aver dato peso alla domanda del fratello. Ma dalla faccia non sembrava essere entusiasta a quell’idea. Del resto, nemmeno Nicolas lo era.
Un lampo illuminò per un attimo tutta la campagna circostante. Seguì un tuono.
«E che facciamo?» rispose infine Alain, incamminandosi verso l’auto. «Andiamo dal comandante e cosa gli diciamo? “Scusi, mi hanno rubato le pannocchie” …».
No, certamente no.

l’inizio del racconto promette bene….
Mi fa piacere. Spero che anche gli altri post tengano vivo il tuo interesse. In questo momento il racconto è in fase di revisione (niente di strutturale: solo una rilettura da parte mia). Conto di rimetterlo on-line a breve.